I mobili design rendono unico qualunque tipo di arredamento, grazie alla loro capacità di coniugare funzionalità ed estetica. A seconda dello stile che si preferisce, si possono ottenere tanti risultati diversi, ma sempre apprezzabili: ecco, per esempio, il design vintage per chi ama volgere lo sguardo verso il passato, oppure il design minimal tipico di linee moderne e contemporanee, o ancora il design industrial delle abitazioni che sembrano immerse nelle più grandi metropoli del mondo.
Ma come si sceglie l’arredamento design? Per trovare una risposta a questa domanda è necessario tenere conto dei propri interessi, delle proprie passioni e dei propri gusti, senza dimenticare – ovviamente – una valutazione completo dello spazio che si ha a disposizione. Per altro, non è detto che i mobili design si adattino a uno stile di arredamento solo: nulla vieta di ricorrere al cosiddetto mix and match, che non passa mai di moda ed è sempre molto efficace.
Quando il design si fa industrial
Molto particolare, per esempio, è il design arredamento industrial, che si basa sull’impiego di materiali diversi da quelli che in genere si è abituati a utilizzare: i mattoni a vista, per esempio, ma anche i rivestimenti raw, la pelle e il ferro. Per un industrial style che si rispetti, poi, un altro elemento importante può essere individuato nelle lampade hand-made, declinate in tante versioni differenti. Chi ama un design di questo tipo può privilegiare le superfici ruvide e ha il vantaggio di scegliere design mobili molto versatili, che non a caso si adattano non solo ai contesti domestici, ma anche ai negozi e ad altri esercizi commerciali, come per esempio i pub e i bar.
Curiosamente, le abrasioni e i graffi non sono un problema ma, anzi, vengono ricercati appositamente, così come le finiture cromatiche non uniformi. Tra arredi vintage e pareti grezze, insomma, il design arredi è sempre minimal, con il giusto mix tra tradizione e usura. Perché un ambiente vissuto è accogliente e pieno di calore.
Dalla Scandinavia all’Italia
Sempre più di frequente l’arredamento designer prendere spunto dai Paesi del Nord: si parla di un vero e proprio stile scandinavo che, pur non essendo una novità recente, da qualche anno a questa parte sta conoscendo un crescente successo. Ecco perché non è esagerato parlare di un vero e proprio ever green, che resiste senza problemi al trascorrere degli anni. Gli arredamenti design scandinavi propongono geometrie pulite e un uso consistente del legno.
Insensibile alle variazioni dei trend design che cambiano di anno in anno, se non addirittura di stagione in stagione, questo stile trova nella solidità il proprio punto di forza, e fa capolino nelle abitazioni nostrane con texture sofisticate, pop e allegre, come è tipico del textile design dei Paesi del Nord. Per un designer arredamento che decide di seguire questa strada, le finiture lucide e le nuance chiare sono un must.
Il design shabby chic: effetto vissuto
Anche i mobili designer shabby chic stanno riscuotendo un successo notevole. Qualcuno credeva che questo stile non avrebbe resistito al passare del tempo, e invece ha dimostrato esattamente l’opposto, con una resilienza davvero sorprendente. Il vantaggio, in questo caso, è che il designer mobili può pescare sia tra pezzi nuovi che fra proposte di seconda mano, in modo che l’usura non sia creata ad hoc ma reale, frutto di un uso prolungato nel tempo. In alternativa, comunque, si può sempre ricorrere al decapaggio per trasformare dei mobili nuovi.
Lo shabby chic è uno stile trasandato e vissuto, ma al tempo stesso elegante. Non a tutti piace, è vero, ma proprio questo è uno dei tratti distintivi dei mobili arredamento design: spesso divisivi, o li si ama o li si odia. Per quel che riguarda i colori, si punta soprattutto sul bianco e sulle tonalità pastello, oltre che sul grigio e sul beige.
La libertà del design boho chic
Infine, l’ultima proposta che i mobili di design regalano a chi ha voglia di rinnovare l’arredamento della propria abitazione è quella dello stile boho chic, che trova nella libertà la sua caratteristica più peculiare. Una sorta di anarchia estetica, in cui c’è posto per decorazioni di provenienze diverse, ma anche per richiami alla natura e suggestioni anni Settanta, con un tocco hippie. Una dimostrazione arriva dai tessuti variopinti, che sono un must proprio come la coperta patchwork. Gli accostamenti più coraggiosi non riguardano solo la tipologia di arredi, ma anche i colori: in una casa boho chic ci si può imbattere nel verde, nell’arancione e nel rosa, come se la creatività e la fantasia non avessero alcun limite.
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